giovedì, maggio 10, 2012

Ma a chi dovrebbero parlare gli scienziati?


          Domanda banale per una risposta difficile. Per loro stessa natura, i ricercatori tendono a vedere la divulgazione scientifica come Educational. In fondo, è quello che un po’ fanno quando fanno lezione; la divulgazione diventa allora un percorso simil-scolastico, nel quale si porta lo spettatore ad affrontare un percorso culturale che dovrebbe migliorare le sue basi culturali, dandogli gli strumenti intellettuali per poter poi valutare in autonomia questioni più complesse.


         Questo tipo di divulgazione però mal si adatta alla rapida comunicazione moderna. A parte i tempi, che per una comunicazione educational si assesterebbero su quelli di una conferenza, il pubblico che è motivato a seguire una divulgazione educational è forse già motivato, pronto, in qualche modo predisposto a seguire il divulgatore in un cammino più complesso. Questo fa sorgere la domanda del titolo? A chi dobbiamo parlare, da scienziati? Riteniamo di dover cercare un accesso al grande pubblico, o vogliamo restare dentro i confini comunicativi che più ci si confanno?
        Il futuro della comunicazione scientifica, specialmente in un paese come il nostro, dipenderà in gran parte da che risposta gli scienziati si daranno a tale interrogativo.

Nessun commento:

Posta un commento