Io credo di sì.
Per quattro motivi:
a) La scienza richiede denaro pubblico (on
verità in quantità assai modeste rispetto a molte altre forme di spesa
pubblica), e quindi motivare l’uso di tale denaro a chi lo fornisce (il
pubblico) diventa importante. Diventa però importante sottolineare che non è
solo importante giustificare l’uso di denaro pubblico in termini di conquiste
tecnologiche (faccio questa ricerca per sviluppare questo farmaco), ma anche in
termini di pura conoscenza. Il concetto che la ricerca di base è alla base di
ogni ricerca applicata e che in spesso le applicazioni più straordinarie
nascono da scoperte inaspettate dovrebbe giustificare e sostenere l’uso di
risorse pubbliche a fini di ricerca.
b) Alcune scoperte scientifiche possono
cambiare la società e questa trasformazione può non essere indolore. Al fine di
aiutare il pubblico a comprendere la natura dei cambiamenti inspirati dalla
scienza, gli scienziati possono contribuire al processo di divulgazione.
c) Non si fa scienza o sviluppo senza persone
all’altezza di tale compito. E’ anche compito degli scienziati attrarre le
menti migliori ed educarle.
d) Il punto c richiede che le strutture
educative del paese siano all’altezza di tale compito. Gli scienziati più di
ogni altro devono contribuire a convincere gli amministratori di come
modificare l’attuale per migliorare il futuro.
Nessun commento:
Posta un commento